Caffè tostato, il segreto della pausa perfetta
Il caffè tostato non è tutto uguale. Nel caffè, una grande differenza la fa la tostatura. Una corretta tostatura è sinonimo di qualità e di gusto e vi spieghiamo meglio perché.
Il caffè tostato
Gran parte del gusto del caffè è dato dalla tostatura che si sceglie di dare ai chicchi. Ogni azienda ha le sue esigenze e ognuno ha i suoi gusti ma, se volessimo generalizzare, potremmo dire che ogni paese ha i suoi gusti. È infatti noto che la scelta di una tostatura più o meno marcata sia correlata al paese di destinazione del prodotto, e la tostatura italiana è particolarmente scura. Detto questo, vi raccontiamo le caratteristiche del nostro caffè tostato e gli strumenti che Santos ha scelto di utilizzare per ottenere un caffè buono e di qualità.
La tecnica delle 3 miscele
Abbiamo scelto di utilizzare esclusivamente la tecnica delle tre miscele perché, seppur più costosa ed impegnativa, è, in assoluto, la migliore e la più sana. Questa tecnica permette infatti di controllare il grado di tostatura per ogni singolo chicco. Una miscela, come abbiamo visto, è fatta da più tipi di caffè che possono presentare caratteristiche diverse e misure di chicchi differenti. Un chicco più piccolo avrà bisogno di tempi di tostatura minore di quello più grande: per questo Santos li tosta separatamente. In questo modo tutti i chicchi sono protetti dal rischio di ipertostatura.
Caffè arlecchinato
Molte aziende scelgono di comporre prima la miscela e poi tostarla. Santos tosta i chicchi e poi assembla la miscela e il caffè non si brucia. Avete mai sentito parlare del caffè arlecchinato? In gergo si chiama così il caffè che presenta chicchi diversi tostati assieme. Caffè diversi, tostati simultaneamente producono diversi colori perché alcuni risulteranno ben tostati e altri bruciati.
Tonaca di frate
Noi di Santos abbiamo scelto una tostatura leggermente più chiara rispetto alla media, chiamata tonaca di frate perché il suo colore ricorda la tipica veste dei cappuccini. Un caffè tostato in questo modo consente di esaltare colore, gusto e aroma. Lo stesso colore si ottiene per tutti i caffè della miscela perché le cotture sono tre: una per l’Arabica, una per il Santos, una per la Robusta. Tutti i tre tipi di caffè utilizzati per la preparazione della miscela vengono tostati separatamente fino a raggiungere il giusto grado di tostatura, appunto quella della tonaca di frate.
Acrilammide, questa sconosciuta
Oltre al retrogusto di bruciato, tipico dei caffè arlecchinati c’è un altro motivo per tostare il caffè con questo metodo: diminuire la quantità di acrilammide. Questa sostanza è cancerogena ed esce fuori dalle ipertostature. Santos ha scelto di certificare la quantità di acrilammide contenuta nei suoi caffè, nonostante tale certificazione non sia obbligatoria in Italia. Per questa sostanza il limite previsto dalla legge è di 400 microgrammi per chilo; l’acrilammide contenuta nei caffè di Santos varia dai soli 44,7 μg della miscela Divina ai 98,00 μg della miscela Soave.